mercoledì 20 gennaio 2010

Suburbi di Roma: Appello per mio figlio in carcere


Io Massimo G. mi rivolgo allo stato italiano compreso il Papa e a quei pochi politici tipo Marrazzo (e la fine che ha fatto fare a Brenda). Chiedo una grazia urgente per mio figlio Emanuele che ha fatto piccole rapine con pistole finte che il feramenta ti vende senza documenti. E che si danno le pistole finte così al primo che passa senza documenti, i feramenta non possono dare le pistole finte così in giro dovrebbe essere vietato.

Mio figlio non ha mai ammazzato nessuno è tossicodipendente dall’età di 17 anni e nessuno si è fatto avanti per lui per aiutarlo, e lo buttano sempre in isolamento de qua e dellà. Te droghi più dentro che fuori poi sbrocchi e le guardie ti menano. Massimo il ragazzo uscito il 19 gennaio, lo ha detto, ha visto Emanuele, magro che neanche lo riconosceva, stava male. Hai visto Cucchi? fanno così. Come ha detto anche Massimo che è appena uscito che ha visto gente nuda che corre nel corridoio con i panni in mano mentre e guardie te piano a calci nel culo. Ma che è una bestia mio figlio, manco i cani. Sta in isolamento che piange e chiede aiuto e ti saluto nessuno che se lo fila, l'unica cosa che fanno è darti quei pasticconi gialli per farti dormire due giorni. Poi lo buttano in uno sgabuzzino, neanche una cella con altri 6 stranieri che è l'unico bianco. Quello ci muore li dentro.

Vorrei vedere mio figlio Emanuele non in carcere ma in una comunità.

Non pensiamo a costruire carceri ma comunità. I carceri devono essere costruiti per tutti questi grandi politici, sportivi e presidenti delle squadre come Moggi e company.

Non lasciate mio figlio morire in carcere che io non ho niente da perdere e mi do fuoco davanti alla Camera dei Deputati.

Mi rivolgo inoltre a Francesca M., che basta che fanno denunce per minacce si l'ho mincciata di ammazzalla ma ho sbroccato e hanno chiamato le guardie, ma ho sentito la M. rivolgersi a mia nuora dicendole senza avermi visto : “Lascia perdere quel drogato di Emanuele”. Magari capita alla figlia della M. quello che è capitato a mio figlio e voglio essere interrogato dal giudice. Ma che voi fa morì mio figlio. Poi lei cià il posto fisso e mio figlio che faceva i curriculi e non trovava lavoro.

E tutti i posti delle istituzioni pubbliche appena entro chiamano la polizia e mi arrestano, non ci stanno assistenti sociali, possibile che se uno ha 45 anni come me e ed è pregiudicato (15 anni ma 5 da innocente) non trova lavoro, e invece tutti questi africani che vengono in Italia il posto ielo danno. Questa non è legge.

Mi stanno istigando a commettere qualche cosa a me stesso perché sono arrivato allo scoglio finale.

Si salva solo Andreotti, Berlusconi e Pertini (perché Pertini sa come è fatto un carcere)